Le liquidità delle Skill
A quale velocità cambiano le competenze che un individuo deve affrontare per rimanere al passo con i tempi?
Il futuro è già qui, diceva qualcuno. E allora perché farsi trovare impreparati?
Il mondo cambia sempre più velocemente con esso la forza lavoro e le aziende, piccole o grande che esse siano. Le trasformazioni tecnologiche, sociali e culturali incidono e incideranno sul mondo del lavoro, ed è per questo che oggi la formazione diventa un’esigenza estremamente necessaria.
Non è più accettabile “non avere tempo” per formarsi, o (peggio) non avere “voglia” di aggiornarsi. Il mondo del lavoro sta cambiando, e alcuni lavori cambiano più velocemente degli altri, il mercato richiede nuove figure professionali, nuove competenze e una flessibilità che devi essere pronto a dimostrare.
Chi cerca un impiego e chi si trova in industrie ad alto tasso di innovazione lo sa: le competenze richieste variano ormai a una velocità impressionante ed è necessario un aggiornamento continuo sia di quelle “soft” sia di quelle “hard”, in particolare quelle digitali. Il World Economic Forum stima che “entro il 2025, 85 milioni di posti di lavoro potrebbero essere sostituiti da un cambiamento nella divisione del lavoro tra uomo e macchina”, ma che “97 milioni” di nuove posizioni, più adatte “alla nuova divisione del lavoro tra esseri umani, macchine e algoritmi”, potranno essere create, soprattutto in ambito tecnologico.
Diventa cruciale, iniziare sin d’ora a predisporre piani per affrontare una transizione inevitabile che a volte non sarà breve. Per molti, l’attività di skilling e reskilling da considerarsi efficaci potranno durare pochi mesi, per altri invece potrebbero essere necessari anni. Per questo è importante cominciare subito a costruire il nostro profilo professionale “del futuro”. Insieme a queste competenze nasceranno nuove figure di lavoratori che riusciranno ad integrare la conoscenza tecnologica con quella propriamente umana. Le soft skills si amalgamano con l’innovazione e sarà necessario investire in queste nuove abilità a qualsiasi livello della gerarchia lavorativa, dal dirigente all’operaio, ma anche nel mondo delle istituzioni educative, per allineare la formazione alle richieste imminenti del mercato.
Rosanna Viotto